Irriland: “Oggi sono fondamentali massima efficienza, facilità di utilizzo, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente”
L’irrigazione in agricoltura è un momento fondamentale per assicurare una buona resa del terreno e al contempo preservare risorse e ambiente.
I progressi in questo campo sono notevoli, oltre che necessari, in un panorama che vede i fenomeni meteorologici sempre più instabili.
Lo sanno bene le realtà che forniscono i macchinari e le attrezzature necessari ad una ottimale fornitura di acqua ai terreni, come la Irriland di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia.
L’azienda – guidata dall’amministratore unico Claudio Manghi, le cui esperienze si sono sviluppate a partire dagli anni ’80 – è sul mercato dal 1992 ed è specializzata nella progettazione, produzione e assistenza di irrigatori semoventi di alta portata, meglio conosciuti come “rotoloni”, ali piovane, gruppi elettrogeni e motopompe, commercializzati sia in Italia, sia all’estero.
Tre diversi tipi di meccanizzazione, sei serie di prodotto e 15 diverse strutture, 500 accessori per un totale di più di 300 modelli di macchine, differenziati per portate e lunghezze operative.
Irrigatori automatici
Tra i prodotti di punta dell’azienda emiliana ci sono gli irrigatori automatici, macchinari semoventi che non richiedono spese di installazione e possono essere spostati e utilizzati a seconda del bisogno.
“Gli irrigatori – spiega Claudio Manghi – sono dotati di turbina a flusso parzializzato che consente il funzionamento anche a una pressione di esercizio di 1,5 atmosfere e garantiscono elevate prestazioni abbinate a costi operativi contenuti. La turbina funziona benissimo sia a bassa sia ad alta pressione, quindi viene garantita la possibilità di lavorare da 1 a 16 bar senza nessun tipo di problema. Prima di uscire dagli stabilimenti, tutte le macchine vengono sottoposte al collaudo ad acqua a 16 bar.”
Diverse le linee commercializzate – Sport, E-Sport, Comfort, Silver, Compakta, Diamant, Superstar – adatte alle grandi estensioni ma anche a piccoli appezzamenti, campi sportivi e usi hobbistici.
Segni particolari, si tratta di macchinari che rientrano in quello che viene definito metodo di irrigazione di soccorso, in quanto si può annaffiare al bisogno. Al contrario degli altri metodi di irrigazione – o per copertura integrale o goccia a goccia o TPV – non prevedono costi di installazione importanti, garantendo così il più basso costo di investimento ad ettaro come acquisto.
Un vanto aziendale: “grazie all’elevata qualità di materiali e componenti perseguita, i costi di manutenzione straordinaria sono quasi inesistenti.”
Il New Product Contest 2020 al tubo rigato
La propensione di Irriland all’innovazione – fu una delle prime aziende a dotare le sue macchine di centraline elettroniche preposte alla gestione dell’irrigazione – è stata premiata, nel corso del 2020, dalla statunitense Irrigation Association. Si è infatti aggiudicata il New Product Contest 2020 con il progetto E-Sport con tubo rigato, prodotto, quest’ultimo, del quale l’azienda detiene il brevetto.
Lo sviluppo è iniziato dopo aver dedotto, dall’esperienza sul campo, che un tubo particolarmente usurato (graffiato), diventa più scorrevole in quanto diminuisce notevolmente il coefficiente d’attrito sul campo. Da qui l’idea di produrre tubi con un profilo rigato da utilizzare sui propri macchinari, con un abbattimento dello sforzo macchina, sostiene l’azienda, del 30 per cento circa.
Energia dal sole, 365 giorni all’anno
Nel caso del contest, il tubo è stato abbinato alla linea E-Sport, azionata da un motore elettrico alimentato da energia solare. Una serie di batterie alimentate da pannelli solari consentono di operare 24 ore su 24 ogni giorno.
Le stesse modalità “rinnovabili” sono utilizzate anche per diversi accessori e altri componenti Irriland.
Ridurre sprechi di acqua, energia e carburante
La protezione dell’ambiente da una parte e i vantaggi economici per le aziende agricole dall’altra hanno ispirato un altro brevetto innovativo della società reggiana, ottenuto nel 2016, anche con il contributo finanziario del programma Horizon 2020 e denominato Protector. Il sistema è costituito da un accessorio che viene installato su irrigatori semoventi con tubi fino a 800 metri e riduce l’attrito tra il tubo in polietilene e il terreno attraverso un telo protettivo antiaderente e idrorepellente.
Il tubo utilizzato, protetto così da blocchi, abrasioni e attrito, essendo di spessore inferiore allo standard, permette di ottenere una maggiore sezione interna, con un notevole risparmio dovuto alle minori perdite di carico idrauliche. Lato macchina, l’utilizzo di Protector consentirebbe di abbattere lo sforzo dell’80 per cento circa, rendendo possibile l’uso di trattori più leggeri, meno costosi e più maneggevoli.
La filosofia Irriland
“La nostra filosofia aziendale – sottolinea Manghi – è all’insegna dell’innovazione, in una continua ricerca di soluzioni e materiali sempre più avanzati, ponendo attenzione al rispetto dell’ambiente e all’efficienza energetica.”